Quando si parla di stagione dei matrimoni durante i colloqui con i nostri clienti, wedding business come te, riscontriamo due tipi di atteggiamenti. Il primo, quello che ha paura di avere pochi matrimoni e che si veda poco, che tende a pubblicare qualsiasi cosa (il post della settimana parla proprio del nostro feedback al riguardo) e quelli che mettono in stand-by, in freeze, la loro intera comunicazione, perché decisamente troppo presi e coinvolti dalla propria operatività. Questo è decisamente poco produttivo, soprattutto se non comunicato in modo efficace, perché a un certo punto sparite senza preavviso dal panorama dei fornitori wedding. E se io vi stavo seguendo e aspettavo il momento giusto per contattarvi? E se mi ero appena iscritta alla newsletter per avere maggiori informazioni e qualche ispirazione sul vostro lavoro?
Come potete immaginare, anche questo atteggiamento secondo noi non è dei più produttivi. Ma come fare operativamente a non congelare tutto?
La pianificazione è fondamentale, detto questo è chiaro che parte dell’operatività deve essere comunque fatta, anche se organizzata in specifici momenti. Qui secondo noi avete due strade: demandare questo lavoro a qualche professionista che possa seguirvi e affiancarvi in questo processo, nel momento in cui voi avete pianificato gli argomenti (per questo il piano editoriale dovete farlo adesso almeno fino a settembre compreso) si tratta di demandare solo la mera operatività per qualche mese, quelli più intensi che vi vedono impegnati sul campo (lo sapete che offriamo anche questo servizio?).
La seconda, gestire per tempo le comunicazioni e i canali: ad esempio, potete mettere in stand-by il blog e la newsletter (comunicandolo con due post o invii di anticipo e un reminder quando sarà l’ultima comunicazione), invitando gli utenti a continuare a seguirvi su Instagram, dove magari vi è più facile lavorare sugli aggiornamenti. Se comunicato in anticipo non sembrerà una situazione improvvisata ma una soluzione ottimale gestita con il giusto preavviso, e quindi adatta a un’attività professionale consapevole.
Cosa ne dite? Voi come risolvete l’operatività della comunicazione durante la wedding season?
