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  • 17
    Mar
    20

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    Visibilità e gratuità ai tempi del Coronavirus

    Avrete notato che Internet in questi giorni sta scoppiando? In parte è normale: limitare la socialità off-line ci porta molto di più on-line. Quindi, su Instagram ci sono dirette ogni 5 minuti, e poi i webinar su Zoom, corsi e consulenze elargite gratuitamente. Tutto bellissimo, l’idea di fare comunità e di aiutarci a vicenda è stupendo e sono sicura possa esserci di supporto in questi giorni difficili. Ci sono però un paio di punti su cui vorrei riflettere con voi.

    A volte tutto questo affollamento, questa bulimia di offerta di offerta può farci sentire frastornati, perché ci riempie l’agenda più di quanto sia sostenibile, e ci sembra che se non pubblichiamo le foto di noi che facciamo aperitivi social o Skype call non siamo nessuno. Quello che mi viene da suggerirvi è di riconoscere quello che è realmente è utile per voi, quello che sentite di poter imparare e applicare davvero nel vostro business, e non solo di iscrivervi a qualsiasi cosa solo perché è gratis.

    Guardate gli sposi, ad esempio: sono più che altro congelati, preoccupati, in ansia, e partecipano con difficoltà in questa fase alle iniziative che sono pensate per loro, per stimolarli. Ci avete fatto caso? Ogni cosa che li riporta al matrimonio è sinonimo di stress, perché vittime dell’incertezza.

    Se pensate di offrire qualcosa per loro, vi invito a riflettere (prima di tutto con i vostri clienti e poi con i potenziali tali) per capire: cosa potrebbe essere davvero utile a loro in questa fase, in che modo vorrebbero fruirne, se preferiscono distrarsi o restare concentrati sul tema. In più, ha senso offrire consulenze gratuite? Solo in parte, credo.

    Dovrebbe esserci alle spalle una strategia, anche in questo caso, per capire cosa vi porterà questa consulenza gratuita: più visibilità? Un primo contatto più caldo con potenziali clienti? Lo spazio per indagare meglio i loro bisogni?

    Se state annaspando per cercare di uscire da questo momento difficile e soprattutto incerto, non potrebbe essere più utile destinare una parte del fatturato della consulenza in donazioni? O regalare ai futuri sposi occasioni per evadere con la mente, restando fedeli al vostro valore aggiunto?

    Il consiglio in questo caso è di scegliere bene quali canali usare, in che modo usarli, perché in un momento in cui siamo iper connessi ma anche super sensibili, le scelte sbagliate, fatte in fretta o perché le fanno gli altri, potrebbero essere più controproducenti che in altre occasioni.

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