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  • 18
    Set
    19

    atelier da sposa, catering manager, floral design, location per matrimoni, wedding graphic design, wedding photographer, wedding planner

    Raccontare quello che c’è dietro (per fare vedere meglio quello che c’è davanti)

    wedding business marketing storytelling
    Durante una consulenza, una fiorista (ma può essere applicato a tutti i wedding business), mi dice che gli sposi non sanno dare il giusto valore a quello che viene proposto, non si rendono conto di quanto lavoro c’è dietro anche solo al fare un preventivo, a cui spesso (maleducatamente) non rispondono nemmeno con un “no, grazie”.

    Non concepisco la maleducazione, ma so che nel mondo dei matrimoni la cliente spesso non è educato nel senso che non sa, non conosce. La maleducazione del mancato feedback ovviamente non riguarda questo aspetto, l’educazione di cui parlo è proprio nel fatto di essere stato preparato a dovere (e quindi educato) sull’aspettativa che può e deve avere nei confronti di quel fornitore.

    Considerando poi la guerra dei prezzi e pratiche ai limiti della legalità, è tutto ancora più difficile. Una cliente che non sa e non conosce, perché è la prima (e spera unica) volta che si sposa, è una cliente che può imparare.

    Se oltre a fare quel preventivo inizi a fare cultura, allora le cose cambiano. Fare cultura richiede tempo e dedizione, ma i risultati che ne trai possono essere molto vantaggiosi. Se la cliente non sa il lavoro che c’è dietro, raccontaglielo. Usa Stories di Instagram, post dei blog, didascalie dei feed, video in diretta e ogni altro canale con cui ti senti confidente per farle subodorare tutto il lavoro che c’è dietro.

    Raccontalo affinché possa essere per lei un valore aggiunto, perché possa capire quanto impegno e quanta passione mandano avanti questo lavoro, falle capire che non è tutto scontato e che esiste sempre del lavoro invisibile, ma racconta tutto questo come un plus, affinché lei possa apprezzare l’incredibile privilegio che le dai portandola nel tuo backstage.

    Raccontare aneddoti di imprevisti, dove la professionalità, la preparazione e l’organizzazione hanno fatto la differenza, piuttosto che il numero di ore lavorate prima di addobbare un ricevimento, il numero di fiori acquistati o il numero di chilometri percorsi, abbinati a una storia da narrare, può dare un quadro più completo e suggestivo di quella cifra che metti nel preventivo. Ci avevi mai pensato?

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