Blog

  • 19
    Set
    18

    atelier da sposa, catering manager, floral design, location per matrimoni, wedding graphic design, wedding photographer, wedding planner

    Instagram Stories: come usarle e perché

    instagram stories

    Instagram Stories: le usano tutti, le guardano tutti. Devi farle, se non le fai non ti vede nessuno. La storia sembra sempre la stessa, ogni volta che arriva qualcosa di nuovo. Ci devi essere.

    In realtà per capire se devi usarle e come, devi chiederti se lì c’è il tuo pubblico e come le usa. La tua sposa, cliente ideale, o sposo, coppia di sposi, usa Instagram, segue fornitori come te, guarda le Storie o solo i feed? E cosa si aspetta di trovare nelle Instagram Stories?

    Il racconto di te, del tuo brand, ora passa sempre più per le foto e per i video, molto prima che per la parola scritta, quindi è chiaro che ogni opportunità di trasmettere questo messaggio è da tenere in considerazione. Quello che cambia non è il tuo messaggio, ma è il modo in cui lo veicoli.
    Proviamo quindi a ipotizzare che le Instagram Stories siano un canale interessante per il tuo marketing on-line.

    Foto, video, video in diretta, sondaggi, fammi una domanda, le colonne sonore delle tue stories, Instagram TV. Quale sarà la prossima novità? Mentre ti sto scrivendo probabilmente Zuckerberg starà inventando la prossima innovazione, ma a te voglio chiedere: sei sicura che sia così fondamentale saperlo?

    Prima di tutto, ho una domanda ben più importante da fare: cosa vuoi raccontare di te e con che frequenza? È ovvio che le Instagram Stories sono più visualizzate in base a quante singole storie vengono fatte (più aggiorni e più sei visibile), ma questo non deve portarti a pensare che devi caricare una storia ogni 5 minuti.

    Le stories erano un contenuto spontaneo, durava 24 ore e scompariva, poi sono arrivati gli Highlights e in realtà (anche se meno curato del feed), anche le Stories non sono più così improvvisate.

    Casuali non vuol dire inutili.

    Guardo le Stories di un brand perché coerenti con il suo percorso, con chi è e cosa fa. Se H&M domani mi parla di giochi per bambini solo perché la responsabile marketing è rimasta incinta, la cosa non funziona. E qui entriamo nel tema del personal branding e della coerenza della tua identità, ma di questo se vuoi parliamo in una delle prossime volte (in realtà abbiamo introdotto l’argomento anche qui).

    Nel frattempo ti invito a fare un esercizio: entra in Instagram, sfoglia le Stories e guarda quali sono di profili che segui per lavoro e quali per piacere. Quelli che segui per lavoro, quindi di freelance o di attività commerciali, cosa propongono? E per te potenziale cliente, quel contenuto è utile? Se non lo trovi interessante, cosa avresti preferito vedere?

    Stop e rewind. Fai lo stesso esercizio su di te, mettendoti nei panni del tuo cliente ideale. Com’è andata?

  • Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *